Verso la fine dell’Ottocento, sulla marginale ovest dei Colli Alti (Solagna), sorgeva l’Albergo San Giovanni: esso dava ristoro ai malgari e agli escursionisti estivi. Durante la Prima Guerra Mondiale venne distrutto. Successivamente attorno agli anni Trenta venne ricostruito ad opera di Rizzo, con lo scopo di accogliere i reduci della guerra. Con il secondo conflitto mondiale la struttura venne incendiata e perciò nuovamente distrutta.
Nel 1946 Leandro Favero con la moglie Concetta e i figli Jole, Nives, Danilo e Luigina, acquistò l’intera area dell’albergo, con l’idea di dare uno sviluppo estivo all’attività che aveva in paese. Il suo sviluppo proseguì negli anni 60, quando Danilo con la moglie Maria e i figli Luciano e Roberto apportarono nuove modifiche alla struttura. Roberto mancò prematuramente all’età di 18 anni, e a lui fu poi dedicato il Piccolo Museo 1915-1918 “Roberto Favero” situato all’interno dell’albergo, dove si possono visitare i cimeli risalenti alla prima guerra mondiale. Grazie agli ultimi restauri del 2000, l’albergo ora dispone di 22 camere con bagno, una cantina con vini selezionati, 130 posti a sedere e un’ampia zona bar/ristoro. Luciano, con Annalisa e i figli Roberto, Daniela e Giulia, porta avanti il lavoro che i suoi nonni iniziarono nel 1946. La filosofia dell’albergo San Giovanni, e del suo proprietario, è quella di portare nei vostri piatti alimenti e prodotti genuini tipici del monte Grappa, trasformati dalle competenti mani del figlio Roberto in deliziosi piatti raffinati. Formaggi di malga, pasta fresca fatta in casa e cacciagione sono le loro specialità che vengono sapientemente abbinate a vini pregiati.